Don Domenico MAGRI
Don Domenico Magri è un sacerdote inserito nel vortice della mia esistenza, un amico, talmente amico e legato alla mia vita, da non poter morire prima di me. Infatti non è morto e quindi ho deciso di non farne un tradizionale ricordo, ma di riportare l’epistolario elettronico degli ultimi cinque anni, intervenuto tra di noi, a ruota libera, senza freni, senza ritegno. La vicinanza alla mia persona e alla mia famiglia traspare continuamente ed in effetti questa assidua frequentazione si è intensificata e consolidata dopo la malattia e la morte di mia sorella Lucia, eventi che ci hanno particolarmente uniti. La sua testimonianza umana e sacerdotale emerge in modo forte, netto e coinvolgente: sapeva abbinare lo spirito critico con la gratuità del servizio, il ricordo con l’attualità, l’amore sviscerato alla propria famiglia con la partecipazione totale alla comunità, l’ubbidienza con l’autonomia di azione, l’amicizia con la franchezza del giudizio, la disponibilità alle novità con il legame alla tradizione.