06/02/2018

Letture bibliche nella liturgia del giorno

 

1Re 8,22-23.27-30; Salmo 83; Marco 7,1-13.

 

Riflessione personale

 

Un giorno, improvvisamente, un simpatico collega aprì la porta del mio ufficio e mi chiese a bruciapelo: «Se tu avessi davanti Gesù Cristo in persona, cosa gli diresti?». Risposi senza alcuna esitazione: «Gli direi una parola sola: perdonami!».

Oggi trovo un importante riscontro nelle parole che Salomone, nella sua grande saggezza, dopo aver consacrato il tempio con la presenza delle tavole della Legge, pronunciò, pregando così: «Ascolta la supplica del tuo servo e di Israele tuo popolo, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali dal luogo della tua dimora, dal cielo; ascolta e perdona».

Gesù, ben più di Salomone, non si preoccupa se i suoi discepoli prendono cibo con mani sporche, si scaglia contro farisei e scribi, che non si umiliano davanti alla grandezza di Dio, ma si accontentano di osservare le tradizioni degli uomini, mere norme igieniche assurte ipocritamente a misuratrici di fede.

Se scribi e farisei di oggi, viste le mie ripetute trasgressioni, per la verità molto più gravi del mangiare senza lavarsi le mani, mi chiedessero conto del mio comportamento, risponderei loro: «Non mi preoccupo delle vostre prescrizioni, ma del comandamento di Dio, quello dell’amore e, se contravvengo a questa legge, ne chiedo sinceramente perdono a Lui. Di questo mi preoccupo, il resto…».