29/01/2018

Letture bibliche nella liturgia del giorno

 

2Samuele 15,13-14.30; 16,5-13; Salmo 3; Marco 5,1-20.

 

Riflessione personale

 

Il re Davide si dibatte tra la ragion di Stato e le ragioni del suo Dio: tradimenti e vendette scandiscono la vita del suo regno in contrasto perenne con la volontà di un Dio giusto che lascia intravedere la legge del perdono. I Gerasèni, contemporanei di Gesù, mettono le loro ragioni economiche prima della sua azione salvifica. Meglio difendere l’allevamento dei porci (morti affogati per essere diventati lo strano rifugio di una legione di demoni) e lasciare gli indemoniati al loro destino: gli fanno capire che è opportuno un suo allontanamento da quel territorio. Il Vangelo è il più bel libro mai scritto, Gesù il più grande uomo di tutti i tempi fin tanto che non vengono toccati i nostri interessi. Diversamente tutto viene accantonato. Il vero indemoniato non è il Geraseno liberato e guarito, ma i suoi conterranei prigionieri di una mentalità chiusa. Anche la nostra fede è spesso indemoniata dall’opportunismo, dal formalismo, dalle convenienze e dalle convenzioni. Anche noi tendiamo, come i Geraseni, a fare i nostri porci comodi.