La volpe-Conte e l’anatra-Schlein

“Veramente sono stufo di leggere che il M5S vuole prendere un punto in più del Pd, sta facendo una continua competizione sul Pd. Oggi, dalla Calabria, annuncio che se alle Europee supereremo il Pd non farò valere questo come motivo di leadership nei confronti del Pd. Quindi il mondo del Pd si rilassi d’ora in poi. Per me la leadership passa dai valori, dai principi che tu persegui, dalla legalità, dalla trasparenza, dalla lotta alla corruzione, dalla capacità di cacciare via la politica dalla sanità, da infrastrutture migliori”. Così Giuseppe Conte intervistato in studio a Radio Onda verde a Vibo.

 

C’era una volta una volpe che vagava tranquilla per il bosco. Aveva appena bevuto da un ruscello e si stava avventurando in cerca di cibo verso i campi coltivati, appena fuori dal paesello vicino. Era già mattina inoltrata e la fame iniziava a farsi sentire con sonori brontolii provenienti dal pancino. A un certo punto, dopo aver camminato per un po’, la volpe vide una bella vigna piena di bellissimi grappoli d’uva. Controllò che non ci fossero pericoli in vista e si avvicinò furtiva a uno dei grappoli, quello che le sembrava più vicino. Non c’era nessuno nelle vicinanze: era il momento perfetto per fare un bel salto e prendersi il grappolo! La volpe quindi prese la rincorsa e hop! Fece un balzo cercando di afferrare coi denti il grappolo, ma niente. Non ci arrivò. La volpe, allora, prese un po’ più di rincorsa e hop! Fece un altro balzo, ma anche questo non era abbastanza alto per riuscire ad arrivare al grappolo d’uva. La volpe allora provò a prendere una rincorsa ancora più lunga e hop! Niente, non arrivò a prendere il grappolo d’uva. Intanto il suo pancino brontolava sempre più dalla fame. La volpe provò e riprovò. Le mancava sempre un soffio per prendere il grappolo d’uva, ma non c’era verso, non riusciva. Stremata dalla fatica e dalla fame, la povera volpe guardò se nella vigna c’erano altri grappoli, magari più bassi, da poter prendere ma, niente, erano tutti più in alto di quel grappolo che lei aveva cercato con tutte le sue forze di acciuffare. La volpe diede un ultimo lungo sguardo al bel grappolo d’uva che tanto aveva sognato di mangiare e, per non ammettere di non essere riuscita nella sua impresa, si disse: “Meglio così, tanto di sicuro quel grappolo era ancora acerbo e mangiarlo mi avrebbe solo fatto venire mal di pancia.” Anche se sapeva benissimo che non era vero. Così, sconsolata e ancora più affamata, ritornò con la coda tra le gambe nel suo boschetto. Si mise a caccia di qualcos’altro da mangiare, cercando questa volta di adocchiare qualcosa che avrebbe sicuramente preso.

 

Le parole di Giuseppe Conte sul Pd? “Noi continuiamo a lavorare alla costruzione dell’alternativa alla destra anche forti della nostra comunità. Questa comunità merita rispetto e io non ho bisogno né di consiglio né di altro per fare quello per cui sono stata eletta”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein ha risposto in una conferenza stampa alla sede della Stampa Estera. (dal quotidiano “La Stampa”)

 

L’anatra Pluf era un’anatra molto sciocca che pensava di essere superiore agli altri. Aveva un aspetto fantastico ed era sempre pulita e vestita in modo impeccabile.
– Vieni, Pluf, vieni a giocare con noi nello stagno! – disse il tacchino, allegramente.
– Bah! Nello stagno? Cosa pensi che io sia, mio caro? Sono un’anatra distinta, te lo sei dimenticato? – rispose l’anatra superba. Stanchi di tanta presunzione, i suoi amici decisero di fargli un bello scherzo… Ah, ah! Un giorno, mentre erano tutti vicino a un piccolo ruscello che scorreva vicino al villaggio, uno di loro cominciò a correre urlando: – Aiuto, c’è il fuoco nella foresta, scappate! Senza esitare un attimo, PIuf si gettò per prima nell’acqua, vestita di tutto punto, tuffandosi di testa e rischiando anche di rompersi il becco contro il fondo. Immagina come è uscita dall’acqua… Coperta di fango e tutto bagnata! Sembrava una barbona. Tutti i suoi amici ridevano come matti. E lei, l’anatra presuntuosa, era proprio ferita nell’orgoglio… Ma questa fu una lezione perché, dopo quest’avventura, divenne molto più simpatica e tornò ad essere la semplice anatra che tutti avevano conosciuto e amato.