C’era una volta un giovane di mia conoscenza che una notte fu colto nel sonno da un incubo e cominciò a gridare aiuto svegliando tutte le persone che abitavano nella casa, le quali si precipitarono davanti alla porta per verificare cosa stesse succedendo. La madre di quel giovane, dotata di notevole sangue freddo, aprì l’uscio e tranquillizzò tutti: “Niente, niente, è mio figlio che va in sonnambula”. Non bastò a spiegare compiutamente l’accaduto, ma tutti se ne tornarono a letto pur con qualche perplessità.
C’è il popolo italiano che nel sonno viene preso dagli incubi della guerra, della disoccupazione, dell’assenza di assistenza sanitaria, della violenza, dell’invasione migratoria, ma c’è anche la premier Meloni che nega l’evidenza e tranquillizza tutti rimandandoli ad una sorta di sonnambulismo in cui rifugiarsi. Pur tra mille brutti pensieri gli italiani se ne tornano a letto e finiscono col scegliere la foglia di fico del sonnambulismo per difendersi e sopravvivere alla meno peggio.
È la morale politico-sociale emergente dal 57esimo rapporto Censis sulla situazione del Paese, che fotografa una società italiana cieca dinanzi ai presagi. L’inversione di ciclo dell’occupazione, il rallentamento della crescita, la crisi demografica, il ritorno della guerra, le incognite sul welfare: sono tutti temi che suscitano preoccupazione, ma che la maggior parte degli italiani preferisce ignorare (è la sintesi presa dal quotidiano Il Sole 24 ore).
La situazione problematica del Paese viene da lontano e non stupisce quindi più di tanto. Che suscita ironico stupore è l’atteggiamento rassegnato degli italiani, che evidentemente non credono alla politica come risposta ai problemi e quindi si sono affidati e continuano ad affidarsi al governo dello “scaricabarile”, che li tranquillizza arrivando ad anestetizzarli con dati più o meno taroccati, con promesse da marinaio, con illusioni ottiche e con miraggi mediaticamente ben cucinati.
Una società italiana affetta da sonnambulismo, che si mette una mano davanti agli occhi e ignora i presagi. È quella che viene raccontata dal 57esimo rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, un appuntamento oramai di routine, un’occasione per cogliere i contorni della fase che stiamo affrontando. (è sempre Il Sole 24 ore)
Mi chiedo: gli italiani credono che tutto stia andando per il meglio o comunque per il meno peggio rispetto agli altri Stati europei? Oppure fanno finta di non vedere, fanno cioè i “sonnambuli”, che vedono, ma non si rendono conto, salvo risvegliarsi ancor più confusi e smarriti. E il governo attuale punta a governare o si accontenta di deviare sistematicamente l’attenzione dei governati, portandoli da sonnambuli in una sorta di limbo socio-economico?
La guerra è un male necessario, gli Usa hanno sempre ragione, l’Europa è un dente da devitalizzare, i mali sociali si risolvono inasprendo le pene carcerarie, i problemi economici non si affrontano perché mancano le risorse, le colpe del governo ricadono sui nemici, la cultura si è finalmente liberata dell’egemonia della sinistra, la Costituzione è un optional, l’antifascismo è un’anticaglia. Queste sono le ricette per illudere i malati nascondendo le malattie.
E qual è la corda che lega il sacco del metodo che imbambola gli italiani? Cambiare continuamente parere in modo da togliere i punti di riferimento per le eventuali critiche. Su ogni questione rilevante l’attuale governo è in continua contraddizione con se stesso, con il recente passato, ma anche tra gli alleati. L’unico punto su cui non vedo cambiamenti nel tempo e in corso d’opera è il richiamo più o meno subdolo alla tradizione neofascista: ma di questo non si può parlare… Un tempo era vietata la ricostituzione del partito fascista, oggi è vietata la ricostituzione della coscienza antifascista.
Fino a quando durerà la scena del sonnambulismo? William Shakespeare ne fa l’anticamera della morte disperata, Vincenzo Bellini ne fa un male da vincere con la ragione e i sentimenti. Giorgia Meloni ne fa il presupposto della sua (non) politica. E se qualcuno si sveglierà di soprassalto, sarò tutta colpa di chi avrà osato fare rumore mettendo a repentaglio la vita dei sonnambuli.