Ho la quasi certezza che la stella cometa di Beppe Grillo non diventerà stella cadente per effetto delle sbruffonate di Federico Pizzarotti, l’odiato sindaco di Parma, né per i pasticci combinati da Virginia Raggi, la tollerata sindaca di Roma, ma soffrirà qualche annebbiamento a causa dei fumi neri sprigionatisi dalle risposte assurde alle detonazioni del terrorismo islamico e soprattutto a causa dell’atteggiamento che, una forza politica o antipolitica che sia, dovrà pur tenere nei confronti del fenomeno migratorio.Finora il M5S ha trovato non poche difficoltà nel calare le proprie carte sui tavoli delle amministrazioni comunali, creando confusione, dissensi, delusioni che per ora non sembrano aver intaccato la marcia elettorale trionfale (staremo comunque a vedere fin dove si spingerà l’affaire Raggi e c. e fino a quando resisterà la pazienza dell’elettorato grillino).Fin che si scherza si scherza, ma col nervo scoperto di immigrazione e terrorismo non è consentito giochicchiare allo scaricabarile. Le contraddizioni in materia sono già ripetutamente emerse: oltre agli ignobili connubi con i partiti xenofobi e razzisti a livello europeo (giustificati dalla necessità di fare gruppo in qualche modo a livello del parlamento di Strasburgo), ci fu nel 2014 la proposta grillina dell’abolizione del reato di immigrazione clandestina; non se ne fece nulla in quanto Grillo e Casaleggio senior si opposero con argomentazioni molto prosaiche, sostenendo cioè che se il M5S avesse insistito su quella proposta avrebbe ottenuto, a livello di riscontro elettorale, percentuali da zero virgola.Poi arrivò un post mandato in rete per chiedere le dimissioni di Ignazio Marino da sindaco della capitale: paventava una Roma sommersa da “topi, spazzatura e clandestini”, sfornando un elenco che la diceva lunga sulla considerazione grillina verso gli immigrati.Il 23 dicembre scorso, sull’onda emotiva dell’attentato al mercatino di Berlino, della conseguente straziante morte di una nostra connazionale, della sparatoria a Sesto San Giovanni tra due agenti di polizia e il terrorista tunisino ricercato, è apparso sul blog di Beppe Grillo un post in cui si chiedeva il rimpatrio immediato di tutti gli immigrati irregolari e la sospensione del trattato di Schengen con la chiusura delle frontiere in caso di attentati in Europa.Frasi demenziali ad effetto che accarezzano la pancia dei cittadini e che fanno cadere la maschera davanti alla quale ci si chiede se i cinque stelle siano di destra o di sinistra, antipolitici o populisti, e via discorrendo. Sembra si sia scatenata una certa dissidenza sul Grillo anti-migranti, ma non mi faccio soverchie illusioni: il M5S è Grillo, il resto è pura tappezzeria di contorno.Sarei invece curioso di valutare a caldo la reazione dei cittadini-elettori, ma anche qui non mi illudo, perché le opinioni istintive della gente sono facilmente immaginabili: la politica però non le dovrebbe assecondare o addirittura istigare, ma dovrebbe contenerle e tradurle almeno in scelte razionali, possibili ed eticamente ammissibili.La discussione sui problemi dell’immigrazione continua ad essere fondata su dati falsi: non è vero che l’Europa e l’Italia rischino di essere invasi da una marea di disgraziati (siamo a livello di percentuali da prefisso telefonico calcolate sulla popolazione totale); i rimpatri immediati e totali, oltre che ingiusti, non sono possibili per difficoltà obiettive interne all’Italia, all’Europa e nei confronti dei Paesi da cui provengono gli immigrati stessi; non è vero che la presenza sul nostro territorio di questi lavoratori comporti un danno erariale (il saldo è positivo); è destituito di fondamento pensare che gli immigrati rubino il posto di lavoro agli italiani (si inseriscono su fasce lavorative scoperte e guai se non ci fossero queste persone disposte a lavori umili, a parte il fatto che spesso vengono mal remunerate se non addirittura sfruttate e trattate come bestie); è vomitevole ritenere che i diritti di queste persone debbano essere inferiori ai nostri (chi l’ha detto, dove è scritto… Diritto alla casa… Ma se li facciamo dormire ammassati in locali affittati loro a prezzi speculativi e spesso in condizioni malsane!?); è una fandonia, smentita dai dati statistici, quella di collegare la recrudescenza delinquenziale alla presenza sul nostro territorio degli immigrati (siamo abbastanza delinquenti noi e non abbiamo niente da invidiare a nessuno); la facile equazione immigrati uguale terroristi è la solita e storica menata che ha coperto la xenofobia ed il razzismo di tutti i tempi.Il M5S si guarda bene dallo scoprire questi altarini, non gli conviene, è meglio puntare tutto sul vomito elettorale. Attenzione però, perché in tutte gli andamenti c’è un punto di rottura.Dare la colpa delle disgrazie capitoline di Virginia Raggi a Matteo Renzi, il quale avrebbe scatenato un attacco mediatico contro i grillini? A parte l’assurda pretesa di essere trattati con i guanti, di avere carezze a fronte di ceffoni, mi sembra un discorso infantile, come Adamo ed Eva, bravi e buoni, che danno la colpa dei loro errori al serpente, malizioso e cattivo. Certo l’elettore medio è meno acuto di Dio, ma qualcosa dovrà pur capire…Andare a braccetto con Matteo Salvini inserendosi a pieno titolo nell’onda populista? Mi pare una scelta azzardata, una rincorsa a chi la spara più grossa, una bolla scopertamente demagogica che, prima o poi, è destinata a scoppiare. È stuzzicante salire su una mongolfiera, si gode un panorama stupendo, ma prima o poi bisogna scendere…Se non ci fossero di mezzo l’Europa che annaspa nei problemi, le vittime del terrorismo che non si contano, gli immigrati che vivono e muoiono disperati, i romani che non sanno più a chi rivolgersi, ci sarebbe solo da mettersi sulla riva del fiume ad aspettare il cadavere di Di Maio, Di Battista, Fico e c.Grillo no, manderà tutti tempestivamente affanculo.