Il paradiso delle signore

In un coro allarmistico e catastrofista finalmente arriva una voce rassicurante. “Il presidente Mattarella saprà prendere le decisioni che assicureranno stabilità e progresso agli italiani, tenendo presente che il flagello dell’intolleranza e del razzismo è un assalto al carattere stesso delle nostre nazioni, e deve essere condannato. La Nato resterà il pilastro della pace nel mondo, gli Usa continueranno a difendere l’unità della Ue, e la Brexit non potrà scardinare la pace in Irlanda”. Sono i messaggi che la Speaker della Camera americana Nancy Pelosi ha lanciato in una intervista esclusiva a La Stampa, concessa per analizzare le sfide dell’alleanza transatlantica alla vigilia del G7 di Biarritz.

Sono molti i motivi tranquillizzanti: l’autorevole fonte parlamentare statunitense chiude il becco al continuo straparlare del presidente americano; l’alleanza atlantica vista come elemento di pace e non come continua provocazione ad alleati e avversari; la difesa dell’unità dell’Unione Europea giudicata imprescindibile nel moderno assetto internazionale; il contenimento della Brexit e la neutralizzazione del suo impatto pericoloso; la fiducia d’oltre oceano per il presidente Mattarella quale garante del processo democratico e dello sviluppo dell’Italia; il rifiuto di una visione settaria, conflittuale e razzista dei rapporti fra i popoli e le nazioni.

Un bel viatico per un G7 che rischia di aprirsi e incartarsi nella guerra dei dazi. Una buona boccato d’ossigeno anche per la politica italiana. Peccato che a questo consesso arrivi in rappresentanza italiana, un premier depotenziato e surgelato. Non so se Giuseppe Conte abbia possibilità di riciclarsi, in qualche modo, nell’eventuale nuova alleanza politica tra PD e M5S, non mi interessa più di tanto, anche se mi spiace sinceramente che alla fine possa essere lui la vera vittima di un fallimento di cui non è certamente il maggior responsabile. Saprà comunque congedarsi con dignità dai vertici internazionali, così come ha fatto nobilmente in Senato. Seppure condizionato dalle sconclusionate e pericolose farneticazioni salviniane, seppure zavorrato dalle titubanze e dalle incompetenze grilline, ha saputo evitarci il peggio e destreggiarsi in mezzo ai potenti del mondo, appoggiandosi all’equilibrio e al senso di responsabilità di Mattarella, che, come lui stesso ammette sinceramente, non gli ha mai fatto mancare appoggio e buoni consigli.

Chissà che una voce democratica partita dall’alleato Usa non induca la politica italiana a ravvedersi e orientarsi positivamente. Un tempo gli Stati Uniti interferivano in modo conservatore, se non addirittura reazionario, sugli equilibri interni italiani e l’abilità dei nostri politici ha sempre sostanzialmente resistito all’invadenza di certe spinte. In questo periodo l’influsso trumpiano si è fatto sentire e ci ha ulteriormente confuso e fuorviato. Ci voleva proprio il fascino umano e politico di Nancy Pelosi! Grazie! Continuo a sperare nelle donne! Si vocifera di un presidente del consiglio al femminile per partorire il nuovo governo dopo una breve ma difficilissima gravidanza giallo-rossa: sarebbe la prima volta di una donna a capo del governo italiano. Solo una donna potrebbe avere la dolcezza e la convinzione per allattare e accudire un governino gracile e geneticamente incerto.