Sospesa a salvinis

A Palermo una docente di Italiano e Storia in un istituto tecnico è stata sospesa per due settimane dal servizio per non aver vigilato sul lavoro dei suoi alunni, che in un video hanno accostato le leggi razziali al decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Sulla vicenda fortunatamente si è scatenata una bella polemica sostanzialmente riconducibile a due posizioni: da una parte chi sostiene, in testa il ministro chiamato in causa, che la politica dovrebbe star fuori dalla scuola, che equiparare le leggi razziali al decreto sicurezza è inopportuno  e che il fascismo e il comunismo fecero morti mentre gli attuali governanti vogliono salvare le vite proteggendo i confini; dall’altra parte chi difende il diritto degli studenti ad avere ed esprimere le proprie opinioni ed il proprio pensiero critico,  chi ritiene che gli studenti abbiano ben compreso il significato più profondo della Giornata della memoria, che non è un rito stanco, ma un pungolo per il presente, chi considera assurdo prima che ingiusto la sospensione di un insegnante per le opinioni di un suo studente.

È fuori discussione che in Italia si stia instaurando un clima di conformistica adesione alle idee relative alla difesa, a tutti i costi, di un ordine egoisticamente inteso ed è altrettanto chiaro come si stia cercando di soffocare subdolamente la critica. Ciò che sorprende è che autorevoli esponenti del M5S si scandalizzino di questo andazzo, che li vede da una parte protagonisti a livello politico-governativo e dall’altra contestatori a livello pseudo-parlamentare e mediatico. Il deputato Luigi Gallo, presidente della Commissione Cultura, annunciando un’interrogazione parlamentare cinquestelle, ha dichiarato: «Piacciono solo i cittadini indottrinati? Obbedienti e quindi incapaci di costruire un mondo migliore di quello che ereditano, di spingerci oltre i diritti già conquistati? Noi lavoriamo affinché gli studenti abbiano un pensiero critico, sviluppino ragionamenti indipendenti e imparino a pensare con la propria testa. E il ministero della Lega cosa fa? Li censura. Un atto veramente grave e per questo il M5S ha depositato una interrogazione a prima firma Vittoria Casa».

Sarà opportuno che l’onorevole Gallo guardi cosa sta succedendo nel pollaio governativo (Salvini non è ministro della Lega ma del governo della Repubblica) e che l’onorevole Casa guardi quanto capita nella sua casa governativa dove vivono da separati i coniugi della strana famiglia pentaleghista. Il becco di ferro grillino non ha limiti! Devono smetterla di fare la parte del poliziotto buono, si assumano le loro responsabilità e la smettano di bluffare con atteggiamenti rivolti agli allocchi dell’elettorato italiano. I senatori e le senatrici M5S in commissione cultura hanno commentato in una nota: «Che gli studenti si siano mobilitati davanti alla prefettura a sostegno di Rosa Maria Dell’Aria, la loro docente ingiustamente sospesa per 15 giorni dall’insegnamento per non aver censurato il loro lavoro, è un gesto encomiabile che suscita orgoglio e speranza». Non si può essere ad un tempo domatori e cavalcatori di tigri: il circo grillino prevede anche questo.

Cosa concludere? I bambini giocano “al dottore”, i politici in auge stanno giocando “al democratico”. I bambini in tal modo scoprono la loro identità, i leghisti e i grillini nascondono la loro falsità.