L’incredibile adolescenza forzitaliota

È decisamente curioso che il partito politico più spietatamente critico, al limite dell’insulto, verso il governo pentaleghista sia Forza Italia: si tratta di una vera e propria incongruenza rispetto al passato, al presente ed al futuro. Il noto psicologo Vittorino Andreoli sostiene che, se vogliamo capire gli adolescenti, dobbiamo fare i conti con la loro “percezione” del tempo: vivono senza tempo. Ebbene, alla faccia della smagata e sfacciata anzianità del loro leader, in barba al cumulo di esperienze disastrose acquisite, nonostante la pelosa furbizia dimostrata ed elargita a piene mani, i forzitalioti stanno giocando a fare gli “adolescenti della politica”.

Diamo un’occhiata al passato: hanno collaborato a livello governativo ed a più riprese con la Lega. Era un’altra Lega, era un po’ migliore, era elettoralmente più debole, ma non fa molta differenza: era ugualmente piuttosto inaffidabile ed imprevedibile, era sostanzialmente lo sgradevole e maleducato mister Hyde rispetto al governo di centro-destra del dottor Jekyll.  Si trattava cioè delle due nature ed identità dell’unica politica berlusconiana.

Veniamo al presente: Lega e Forza Italia collaborano convintamente a livello regionale e comunale, vanno d’amore e d’accordo, si candidano ad allargare ulteriormente questo terreno di governo periferico, ma importantissimo (Lombardia, Veneto, Liguria, etc, etc.). Non c’è solo un patto di convenienza elettorale, ma anche una (quasi) perfetta sintonia di linee programmatiche.

Guardiamo al futuro: Forza Italia punta a ritornare al governo. Con chi? Con la Lega e i rimasugli destrorsi di Fratelli d’Italia! Hanno già pronto un programma, quello con cui si erano presentati alle elezioni politiche del marzo 2018. Si illudono di poter riprendere, seppure a quantità invertite, l’esperienza del regime berlusconiano. Sono disposti persino (non potrebbero fare diversamente) a concedere lo scettro governativo a Salvini, riconoscendogli il ruolo di premier, diventando il laboratorio europeo dell’ignobile connubio tra il moderatismo e l’estremismo di destra.

E allora…chi disprezza compra, dopo aver già comprato. Molti osservatori sostengono che l’attuale governo sia a trazione leghista, che i grillini facciano la parte del servo sciocco rispetto all’invadente potere salviniano, che la Lega rappresenti la forza dominante con il crescente consenso dell’elettorato. I berlusconiani si candidano a sostituire il movimento cinque stelle, dando ad intendere che così tutto cambierà e si chiarirà. Mi permetto di sollevare non pochi dubbi al riguardo: la ruota di scorta non cambia le prestazioni dell’automobile, ne consente solo la continuità e oltre tutto spesso ritorna nel bagagliaio dopo aver svolto la sua provvisoria funzione. Non è il caso quindi di gridare al lupo, per poi accoppiarsi ad esso e magari esserne mangiati in un sol boccone. La seconda giovinezza di Forza Italia fa tenerezza e suscita solo ilarità. Se dopo il rinnovamento del pentaleghismo dovesse arrivare la restaurazione berlusconiana, staremmo proprio freschi: il masochismo italiano non ha limiti.