C’è il crack del neofascismo e il crac della premier

Caso Fanpage, Meloni mette nel mirino Mattarella: “Deve garantire la libertà dei partiti”. Gelo del Colle. La premier infastidita per l’inchiesta sui giovani di FdI tira in ballo il Capo dello Stato rifacendosi agli articoli della Carta che tutelano l’autonomia delle forze politiche e dei sindacati. Il silenzio del Quirinale che la leader voleva coinvolgere anche sulle nomine Ue. (dal quotidiano “La stampa” – Ilario Lombardo)

Quando una persona è sfrontata, vale a dire priva di ritegno, impudente, talvolta sino all’insolenza, in dialetto parmigiano si dice che ha un “Bècch äd fér”. L’espressione si attaglia perfettamente alla nostra attuale presidente del Consiglio nonché leader del partito dei “Fratelli d’Italia”.

Ella infatti, anziché leccarsi le ferite procurate dalle inchieste sconvolgenti sul movimento giovanile del suo partito, anziché rispondere nel merito degli elementi emergenti da tali inchieste, anziché adottare qualche serio provvedimento nei confronti di questi deliranti suoi virgulti, preferisce rifugiarsi nella forma, nascondendosi dietro il fantomatico diritto delle forze politiche ad una sorta di privacy e lasciando intendere che, se ci sono dei panni sporchi, devono essere lavati in casa e non a livello mediatico. Alcuni suoi inqualificabili sodali arrivano persino a ritorcere le accuse sui gruppi di estrema sinistra dediti alla violenza (i centri sociali?) in base al ragionamento del “mal comune mezzo gaudio”.

E questa sarebbe una donna di governo intelligente, una leader politica che ci sa fare, una persona meritevole di fiducia e di voto? Questa è una politicante di bassissimo livello, pericolosa, dedita alla menzogna storica, culturale e politica. In Europa se ne stanno accorgendo e, nei limiti del possibile, la stanno tagliando fuori come “un brutto male”.

Ecco perché, dal momento che la lingua batte dove il dente duole, Giorgia Meloni lascia intendere di avere qualcosa da ridire sull’atteggiamento del Capo dello Stato in ordine alle vicende europee dell’assegnazione delle massime cariche istituzionali. Ebbene, Sergio Mattarella si è spinto a difendere il diritto dell’Italia alla giusta considerazione (a me, e non solo a me, era sembrato un assist alla premier impegnata in una difficile trattativa), ma evidentemente non è bastato: a far del bene agli asini…Solo il Presidente della Repubblica saprà quanti e quali interventi avrà fatto a copertura delle cazzate in via di compimento ad opera di questo governo e della premier: questo è il grazie!

Fossi in Mattarella…, ma lasciamo perdere. Credo tuttavia che Giorgia Meloni stia malcelando le sue chiare difficoltà, buttando magari nel tritacarne persino il Capo dello Stato, in quanto è l’unico esponente delle istituzioni italiane in grado di mettere i bastoni costituzionali fra le ruote della sua azione di governo. Non è un caso che lo vogliano depotenziare con la demenziale riforma del cosiddetto premierato. Evidentemente si è montata la testa, ma forse le sta cominciando a girare.

Torno al merito della questione del fascismo giovanile filomeloniano: non mi stupisce più di tanto anche se sta superando impensabili livelli di guardia. Ognuno ha il suo modo di affrontare la problematica giovanile: Fratelli d’Italia non vuole nemmeno sentir parlare di droghe, cannabis compresa, salvo somministrare ai suoi giovani pazzesche dosi di un autentico crack, droga (anti)storica, che obnubila i cervelli e trasferisce i soggetti direttamente nell’inferno del fascismo e delle sue teorie. Anziché vedere di studiare qualche terapia politico-culturale che li possa affrancare da questa autentica tossicodipendenza, si preferisce tutto sommato ringraziarli per la loro entusiastica azione di supporto, difenderne, seppure in modo imbarazzato, il diritto all’esistenza, tuttalpiù dare loro appena una calmata al metadone.

Quanto all’Europa, meno male che c’è Mattarella a salvarci la faccia. E se un bel giorno si stancasse di questi apprendisti stregoni, che si aggirano persino intorno al Colle, e cominciasse ad usare maniere non dico forti, ma robuste, per contrastare questa deriva anticostituzionale in atto? Probabilmente avrebbe il consenso di tutti gli italiani o almeno della loro gran parte. Certamente il mio!