Tra suocero e nuora la Meloni lavora

Carlo De Benedetti contro la destra: “Sono persone che in gran parte non capiscono neanche quello che dicono. A Bruxelles a Giorgia Meloni basta dare niente e lei è soddisfatta, questo dimostra demenza”. Sono dichiarazioni che stanno facendo discutere, ma che rispecchiano, purtroppo, la verità.

A giudizio dell’ingegner De Benedetti siamo governati da una manica di irresponsabili, incompetenti e finanche…dementi. Posso essere d’accordo o è vietato? E da chi? Da Paola Ferrari, piccola inviperita nuora di tanto suocero? Ma mi faccia il piacere…

L’analisi, che ha scatenato tante stizzite reazioni, è oggettivamente inconfutabile: i ministri non sanno quel che dicono, figurarsi cosa mai riusciranno a fare (qualche avvisaglia esiste ed è decisamente penosa). C’è da augurarsi che non facciano niente.

Mi sovviene al riguardo un aneddoto (come spesso accade chi me lo ha raccontato lo spacciava come un fatto vero con tanto di nomi e cognomi…) relativo alle disavventure professionali di un funzionario pubblico, che si dava da fare (non era un assenteista, tutt’altro), ma finiva col combinare disastri, al punto tale che il suo capo, dopo avere registrato lamentele e proteste degli utenti, fu costretto a chiamarlo a rapporto. Gli disse perentoriamente: «Lei non faccia niente, legga il giornale, guardi fuori della finestra, quando proprio non sa come fare a passare il tempo, dorma! Le farò mettere un comodo divano letto nella sua stanza…». Mi sembra si stia scivolando verso questa paradossale china con l’aggravante che il capo del governo ha, più o meno, gli stessi difetti dei suoi collaboratori.

Il bello è che non si può nemmeno sparare sui pianisti, è vietato dissentire perché questi personaggi hanno avuto l’investitura elettorale e bisogna lasciarli lavorare. Poi si vedrà…Sì magari dopo che avranno compiuto chissà quanti disastri. I politici di opposizione sono così poco credibili che fanno fatica a buttarsi in critiche pesanti: questo è un grosso guaio. I media, ad esclusione di qualche eccezione, hanno comunque qualcosa da trattare con gli attuali governanti e allora…La gente se ne frega altamente, perché è arrivata a credere che questo o quello (questa o quella, vista la contrapposizione fra Meloni e Schlein) sono alla pari. I poveri subiscono senza fiatare, non hanno il coraggio di scendere in piazza (fino a quando?).

Sono avvisaglie di regime: i pochi, che hanno l’autonomia di pensiero e di portafoglio per criticare, sono costretti ad alzare i toni per disturbare l’assordante silenzio. Stiamo attenti perché funziona così in Italia, ma all’estero, in Europa (quella che conta e che non vive un periodo favorevole) si chiederanno increduli cosa stia avvenendo nel nostro Paese, magari ci godranno, ci aspetteranno al varco del PNRR. Comunque chi si contenta gode. Se Giorgia Meloni è soddisfatta, possiamo stare tranquilli. Poi semmai, quando sarà troppo tardi, apriremo gli occhi.