Le contraddizioni in armi

(Ansa) – New York, 24 maggio 2022 – “Sono stanco, dobbiamo agire” sulle armi. Lo afferma Joe Biden rivolgendosi agli americani dopo la strage nella scuola elementare del Texas, dove un 18enne ha ucciso 18 bambini.

“L’idea che un 18enne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile è sbagliata”, aggiunge Biden con a fianco la First Lady Jill Biden. “Perché queste sparatorie non accadono in altre parti del mondo? Perché – si interroga il presidente Usa – vogliamo vivere con queste carneficine? É il momento di trasformare il dolore in azione e agire sulle armi”.
Per Biden, sulle armi “possiamo fare di più e dobbiamo fare di più. Quando per l’amor del cielo affronteremo la lobby delle armi?”. Da vicepresidente Biden aveva vissuto in prima persona il massacro alla scuola elementare di Sandy Hook definendolo allora uno dei periodi più bui degli otto anni di presidenza Obama. “Speravo quando sono diventato presidente di non dover fare questo ancora una volta”, aggiunge Biden chiedendo leggi sulle armi di buon senso di fronte a una lobby che ha trascorso due decenni a promuovere aggressivamente armi d’assalto. “Perché vogliamo viere con questa carneficina? Perché continuiamo a consentire che questo accada? Per l’amor del cielo dov’è la nostra spina dorsale?”. (ANSA).

 

(Sole 24 ore) – 28 aprile 2022 – Ucraina: Biden chiede al Congresso altri 33 miliardi in aiuti, oltre 20 in armi. Il presidente Usa spinge per un nuovo maxi-pacchetto di sostegno all’Ucraina, con fondi per armamenti, assistenza economica e umanitaria

Il presidente statunitense Joe Biden ha chiesto al Congresso di stanziare 33 miliardi di dollari in aiuti militari, economici e umanitari all’Ucraina, oltre a concedergli maggiori poteri per sequestrare e rivendere i beni degli oligarchi russi. «Ci serve questo provvedimento – ha detto Biden – per sostenere l’Ucraina e la sua lotta per la libertà». Gli Usa, ha aggiunto, devono contribuire con «armi, finanziamenti, munizioni e il supporto economico per far sì che il loro coraggio e il loro sacrificio abbiano un senso».

Il grosso del pacchetto andrebbe alle armi, con una quota di 20,4 miliardi di dollari destinati all’assistenza militare e di sicurezza all’Ucraina. Il resto della cifra si spartisce fra 8,5 miliardi di dollari in assistenza economica a favore del governo di Kiev e 3 miliardi di dollari per la assistenza umanitaria e la sicurezza alimentare globale, oggi minacciata dal blocco delle esportazioni di materia prime in arrivo da Ucraina e Russia. La Casa Bianca, a quanto scrive l’agenzia Bloomberg, ritiene che il pacchetto possa coprire i costi dell’Ucraina fino al 30 settembre, data che coincide con il termine dell’anno fiscale.

 

Ho imparato fin troppo bene il mestiere del provocatore. So di essere irritante e talvolta demagogo, ma leggendo la prima notizia riportata sopra (quella della strage nella scuola texana) ho fatto il trito e ritrito ragionamento di buon senso sulla facilità con cui gli americani hanno accesso alle armi. Il presidente Usa ha reagito in modo umanamente apprezzabile. Credibile? Poco o niente. Basta leggere la seconda notizia messa volutamente e maliziosamente a confronto con la prima. È inutile nasconderlo, l’economia americana, come del resto quelle di tutto il mondo, si reggono sulla produzione di armi. Dopo di che le armi vengono inevitabilmente usate e creano morte e distruzione. Non è il caso di fare gli ipocriti: questa è la realtà.

«Chi parla della pace spesso non è attendibile, perché il proliferare degli armamenti conduce in senso contrario. Sarebbe un’assurda contraddizione parlare di pace, negoziare la pace e, al tempo stesso, promuovere o permettere il commercio delle armi» (Papa Francesco ai diplomatici, 15 maggio 2014)

«Perché armi mortali sono vendute a coloro che pianificano di infliggere indicibili sofferenze a individui e intere società? Purtroppo la risposta, come tutti sappiamo, è semplicemente per denaro: denaro che è intriso di sangue, spesso del sangue innocente. Davanti a questo vergognoso e colpevole silenzio, è nostro dovere affrontare il problema e fermare il commercio di armi» (Papa Francesco, discorso all’Assemblea plenaria del Congresso degli Stati Uniti d’America)

«Lancio un appello a tutti quelli che usano ingiustamente le armi di questo mondo: deponete questi strumenti di morte. Armatevi piuttosto della giustizia, dell’amore e della misericordia, autentiche garanzie di pace» (Papa Francesco, viaggio in Centrafrica)

«Il giorno in cui le imprese di armi finanzieranno ospedali per curare i bambini mutilati dalle loro bombe, il sistema avrà raggiunto il suo culmine. Questa è l’ipocrisia» (Papa Francesco, discorso del 04 febbraio 2017 ai partecipanti all’Incontro “Economia di Comunione”, promosso dal Movimento dei Focolari)

Penso possa bastare!!!