Melania santa subito

Avevo un collega molto impegnato nella sua professione, che, nonostante la necessità di osservare ritmi e orari di lavoro al limite della sopportabilità, malgrado la complessità e difficoltà dei problemi che era chiamato ad affrontare, pur nella complessità di rapporti che gli erano imposti, riusciva a mantenere una calma ed una serenità invidiabili. Lo sapevo sposato con prole e mi chiedevo come potesse conciliare l’impegno lavorativo così assorbente con l’esigenza di partecipare seriamente alla vita famigliare. Azzardai un pronostico. Gli dissi a bruciapelo: «Tu hai un ottimo rapporto con tua moglie!». Mi guardò piuttosto incuriosito da questa mia fugace ma decisa intromissione e mi chiese: «Come fai a saperlo?». Risposi: «Lo vedo da come ti comporti, dalla calma e tranquillità con cui lavori…». Mi confermò che avevo colto nel segno e mi spiegò di avere trovato un’ottima combinazione esistenziale con la sua compagna, concedendo ad essa gran parte del merito per i risultati raggiunti.

D’altra parte è un classico sentire dagli uomini, che raggiungono importanti obiettivi nei diversi campi della loro attività, parole di ringraziamento per le loro compagne: senza l’aiuto di mia moglie non sarei mai arrivato a questo importante traguardo, molto del merito va a lei. Non credo si tratti di un ritornello a livello di mera piaggeria, ma di un riconoscimento assegnato sul campo. L’apporto femminile nella coppia è fondamentale alla faccia dei maschilisti e financo delle femministe.

Ecco perché, senza scadere nel gossip, guardo con attenzione al futuro dell’unione fra Trump e la moglie Melania. Può darsi non si tratti di un matrimonio d’amore, ma pur sempre di matrimonio si tratta. Alcuni danno Melania sull’orlo del divorzio, altri ritengono che i reciproci interessi, d’immagine (per Trump) e di portafoglio (per Melania), terranno unita comunque la coppia, almeno formalmente. Osservando (quasi) con ribrezzo il comportamento del presidente americano mi sono più volte chiesto come facesse sua moglie a sopportare un simile soggetto a prescindere dall’avere o meno, come si suole dire, attaccato il cappello all’attaccapanni della Casa Bianca. Voci di screzi e divergenze si sono rincorse fino ad arrivare alla previsione di un imminente e morbido divorzio. Forse si è trattato di un “divorzio matrimoniale” fin dall’inizio, fatto sta che le follie trumpiane lasciavano intendere la mancanza della supervisione sentimentale di una donna amata.

Melania Trump, la bella moglie del presidente americano, scese in campo per la prima volta su una questione politica, criticando il marito per la linea dura contro gli immigrati al confine col Messico.  Ha coraggiosamente affermato: «Odio vedere bimbi separati dalle loro famiglie». Non so come l’abbia presa Donald Trump. Le donne hanno comunque sempre una marcia in più e riescono a far pesare il cuore anche nelle faccende politiche. Magari Melania farà come Veronica con Berlusconi, gli darà il ben servito. Non ho la vocazione a rovistare sotto o sopra le lenzuola di alcuno, men che meno di questi personaggi pubblici, di cui mi interessano ben altri profili di carattere politico. Fortunatamente il ben servito gliel’hanno dato gli americani, rinsaviti dopo il loro penoso affidamento ad un simile squallido figuro.

C’è poco da fare l’avventurismo politico spesso coincide con quello sessuale e sentimentale. Non esigo governanti bigotti (gli avventurieri sono spesso i più bigotti) e bacchettoni, ma, per i motivi di cui sopra, non mi sento di consegnare un Comune, una Regione, uno Stato, una Unione di Stati a chi dimostra clamorosi squilibri in campo sentimentale.  Spesso si dice di voler distinguere tra vita privata e impegno pubblico: accetto questo principio fino al momento in cui i vizi privati non compromettono irrimediabilmente le pubbliche virtù e prendendo atto come spesso sono proprio i vizi privati a comportare quelli pubblici.

Credo che il giusto atteggiamento lo abbiano trovato i nostri costituenti, che la sapevano lunga: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. Cosa significhino disciplina ed onore è tutto da scoprire, ma, per tornare a Trump, non mi sembra che il suo sia stato un comportamento esemplare. Melania ce ne può dare atto, pur non essendo uno stinco di santo.