I Portoghesi non sono in Portogallo

Il presidente americano Donald Trump ha indicato le iniezioni di disinfettante e l’esposizione ai raggi ultravioletti, come una possibile strategia per contrastare il Covid-19. ”Vedo che il disinfettante lo distrugge in un minuto. Un minuto. Non c’è un modo di fare qualcosa di simile, iniettandolo? Sarebbe interessante verificarlo”, ha detto Trump nel corso del briefing quotidiano sul Covid-19. Invitando gli americani a ”prendere il sole”, Trump ha quindi suggerito l’uso di raggi ultravioletti per contrastare il coronavirus, facendo riferimento a uno studio secondo il quale il Covid-19 sparirebbe più velocemente alla luce del sole e ad alte temperature. ”Non sono un dottore”, ha aggiunto il presente Usa, affermando che ”sono qui per illustrare delle idee”.

La macchina del consenso sembra funzionare così. Il populismo, dice Massimo Cacciari, sta prendendo il posto della liberal-democrazia in tutto il mondo. Anche in Europa ci sono esempi clamorosi come quello del premier ungherese Victor Orban. Per fortuna attualmente i populisti nei Paesi europei sono prevalentemente all’opposizione, ma anche da quella posizione possono fare gravissimi danni.

In Italia la destra sovranista che fa? Strepita. Così il duo Salvini-Meloni gioca all’attacco e tiene un atteggiamento bellicoso nei confronti del governo. Sulle trattative in corso in sede europea gufa e urla al fallimento. “Approvato il Mes, una drammatica ipoteca sul futuro dell’Italia e dei nostri figli”. Lo scrive Matteo Salvini su Fb. “Le promesse del governo di non usare il Mes? Gli impegni, gli attacchi, le promesse di Conte? Erano solo Fake news. Ladri. Ladri di Futuro, di Democrazia, di Libertà. Noi ci siamo e non ci arrendiamo, viva l’Italia libera e sovrana”.

Nel resto d’Europa c’è qualcosa di molto meglio, ad esempio la nota che il leader dell’opposizione in Portogallo ha inviato al presidente Costa nella quale si sottolinea come «la minaccia che dobbiamo combattere esige unità, solidarietà e senso di responsabilità. Per il governo in questo momento non è l’espressione di un partito avversario, ma la guida dell’intera nazione che tutti abbiamo il dovere di aiutare. Non parliamo più di opposizione, ma di collaborazione. Signor primo ministro Antonio Costa conti sul nostro aiuto».

Di fronte all’innegabile debolezza del governo Conte, da tempo si ipotizza di sostituirlo con una sorta di governo di unità nazionale formato da personaggi competenti e autorevoli, in grado di guidare il Paese nella rinascita post-coronavirus. Ci sarebbe pronto anche il candidato premier. Per una tale prospettiva mancano però i presupposti politici, cioè la capacità di mettere da parte gli interessi di parte e di guardare all’interesse comune. Forse quindi vale la pena rispettare almeno l’attuale compagine governativa. Mi ricordo il calzante aneddoto che tutti conoscono: il baritono venne accolto da urla e fischi e, rivolgendosi al pubblico lo pregò ironicamente di pazientare ed attendere l’esibizione del tenore. «Fischiate me? Sentirete il tenore!». Chi siano il tenore ed il baritono non saprei: ognuno è libero di adattare la scena a suo piacimento. Tra l’altro il pubblico non sta protestando clamorosamente contro il governo Conte: qualcuno sostiene che lo zoccolo del consenso sia duro in quanto è normale che in situazioni di gravissime difficoltà ci si stringa alle istituzioni indipendentemente da chi le occupa. Tra l’altro il tenore (Draghi) che verrebbe dopo il baritono (Conte) non sarebbe certo un solista da prendere sotto gamba. Il quadro politico però è quello che è: bisogna tenerne conto.

Sono rimasto francamente sconvolto da una notizia circolata, che ha dell’incredibile: se fosse vero avremmo veramente toccato il fondo della politica a livello internazionale. Donald Trump vorrebbe corrompere un’azienda tedesca che sta sviluppando il vaccino per il coronavirus offrendo “fino a un miliardo di euro” per comprare la cura “solo per gli Stati Uniti”. Secondo il quotidiano tedesco Die Welt il presidente americano ha contattato l’azienda farmaceutica di Tubinga che lavora al vaccino, la CureVac, per averlo in esclusiva. Ma la società ha smentito la notizia: “Non abbiamo ricevuto un’offerta”, ha detto un portavoce di CureVac, precisando che la questione della distribuzione di una potenziale cura contro il coronavirus è ancora totalmente aperta. “L’esclusività del vaccino non è in discussione”, ha aggiunto oggi una portavoce dell’economia tedesca in conferenza stampa a Berlino. Il governo tedesco, ha aggiunto la portavoce, ha grande interesse nel far restare il vaccino in Germania e in Europa. “Ci sono diversi strumenti” per evitare che ci sia un’acquisizione che è contro gli interessi della sanità e della sicurezza pubblica, ha proseguito la portavoce.

Se il clima a livello mondiale fosse veramente questo, se in Europa si continuasse a fare tanta fatica a trovare il bandolo della matassa della solidarietà, se in Italia l’opposizione proseguisse nelle sue sovraniste e populiste gufate dando del ladro di futuro, democrazia e libertà al presidente del Consiglio, ci sarebbe veramente o da chiudersi in un lock down perpetuo oppure da uscire di casa buttando, come si suol dire, “il prete nella merda”. Speriamo non sia proprio così, anche se il quadro non è troppo incoraggiante. Speriamo in Joe Biden, in Angela Merkel, in Sergio Mattarella. Alla più buca si potrebbe emigrare in Portogallo. Ci accoglieranno?