Il Presidente misericordioso

Come cambia il mondo… Il settimanale Panorama ne dà una puntuale dimostrazione. “Nessuna alleanza con nessuno. Ci affidiamo a Mattarella”. Luigi Di Maio ha usato queste parole alla vigilia dell’intervento di Conte al Senato che dovrebbe dirci qualcosa in più sulla crisi di Governo. Una frase che tutti, soprattutto qualcuno, in questi giorni hanno usato anzi abusato a sproposito, più di tutti il vicepremier grillino. Un anno fa lo stesso Di Maio chiedeva nientepopodimeno che “l’impeachment” per il Capo dello Stato nel pieno delle consultazioni post Elezioni politiche. Oggi invece a quella stessa persona si affida, a braccia aperte. Giusto per ricordare le cose come stavano… e come le opinioni cambino a seconda dei bisogni.

Spero si tratti del tipico percorso del figliol prodigo, anche se di politici prodighi ce ne sono un po’ troppi. Confidiamo nel presidente misericordioso. Gli abbiamo messo in mano una patata bollente, una situazione intricata e delicata, una matassa aggrovigliata. Già un anno fa aveva dovuto fare i salti mortali per rispettare il pur orribile esito elettorale, giocando di fino nella bettola pentaleghista. Oggi ha in mano i cocci di un governo miseramente imploso: rimetterli insieme è impossibile. Quindi, bisogna escogitare, peraltro in fretta, una nuova esperienza che dia un minimo di garanzie future nell’interesse di un Paese pieno di problemi, che non possono aspettare i comodi di una politica riottosa e faziosa né quelli di un elettorato bizzoso e nevrotico.

Sergio Mattarella si trova nella necessità di spingere la politica a fare il proprio dovere prima di passare eventualmente la palla ai cittadini. Mi fido ciecamente di lui, non come fa Di Maio, ma perché credo nella istituzione e nella capacità dii Mattarella di servirla al meglio. Sono sicuro che non accetterà soluzioni improvvisate o pasticciate e saprà mettere tutti di fronte alle loro responsabilità. Ammiro il suo grande rispetto per le singole persone, per il ruolo della politica e dei partiti, per le necessità della comunità nazionale, per la funzione dell’Europa. Il suo dubbio atroce sarà: privilegiare una soluzione della crisi varando comunque un governo possibile oppure scegliere di azzerare la situazione dando agli elettori la possibilità di tornare a votare a così breve distanza di tempo?

Non azzardo pronostici, spero che lo assecondino giocando pulito, mi auguro che la Carta costituzionale possa essere il suo sufficiente armamentario, prego Dio che lo illumini nel suo gravoso compito. Matteo Salvini sfodera inopportunamente e strumentalmente i simboli della devozione cristiana. Se proprio vuole mescolare fede e politica, faccia un’insistente preghiera per Sergio Mattarella, anche se potrebbe sentirsi rispondere dalla Vergine Maria, dal suo Figlio e dal Padre Eterno: perché non lo aiuti tu? Comincia tu e poi vedrai che tutto andrà meglio… Aiutatelo che il ciel l’aiuta. Comunque vada, grazie presidente!