Ognuno ha le sue manciate di…“malta”

“I maltesi regalano bussola e benzina ai migranti per farli arrivare a Lampedusa”. La denuncia arriva dal Viminale e dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “La Guardia costiera maltese ha intercettato imbarcazioni con migranti, fornito giubbotti di salvataggio e li ha scortati verso l’Italia. Troppi indizi ci fanno pensare a un vero e proprio atto ostile di un altro Paese Ue, dopo quello di Clavière. La sensazione è che l’Italia sia sotto attacco”, aggiunge Salvini.

Passi la polemica contro il sussiegoso e strafottente atteggiamento francese sull’accoglienza ai migranti, che fa un po’ a pugni col loro comportamento – d’altra parte scaricare a livello internazionale le tensioni interne è un classico dei regimi (e Salvini sta facendo incetta di regime) – ma prendersela con Malta fa effettivamente (sor)ridere. Può darsi che i maltesi ci stiano marciando, ammettiamo pure che siano fondati i dubbi sulla loro correttezza. Non facciamone però un pretesto per fare le vittime e gridare all’attacco Ue contro l’Italia. Non perdiamo la faccia in scontri, che hanno tutta l’aria di essere pure beghe di cortile.

Salvini ha bisogno, come se fossero pane, di questi miseri contenziosi: tutto fa brodo. Il ministro maltese Farrugia gli ha risposto: “Smetta di criticare e cominci a prendere nota di quello che si dovrebbe fare. L’Italia ha ripetutamente fallito nel rispetto degli obblighi”. Non ha tutti i torti, si difende come può. Noi italiani da queste stupide risse verbali abbiamo tutto da perdere, solo Salvini guadagna il surriscaldamento continuo del suo potenziale elettorato.

Mio padre, quando capitava di ascoltare qualche notizia riguardante provocazioni fra nazioni, incidenti diplomatici, contrasti internazionali era solito commentare: “S’ag fis  Mussolini, al faris n’a guera subita. Al cominciaris subit a bombardar”.  Era una lezione di politica estera (sempre molto valida). Ho la netta impressione che Salvini vada alla ricerca scrupolosa di questi incidenti per poterci lavorare sopra “ideologicamente”. Oltre tutto è ministro dell’Interno e fa regolarmente il ministro degli Esteri con buona pace per Moavero Milanesi.

E i grillini? La bevono da botte! Basti pensare al fatto che Salvini sta addirittura cavalcando il sì alla Tav per creare loro ulteriore imbarazzo. Salvini contro tutti. Molti nemici, molto onore. Sono storie vecchie come il cucco, che tuttavia fanno ancora presa sulla mentalità popolare. E il Pd? Sarà il caso che esca dal letargo e cominci a fare politica. Mentre la Lega scarica sugli altri (all’interno ed all’estero) le contraddizioni della sua miope impostazione politica, il partito democratico sfoga su se stesso le tensioni esistenti a tutti i livelli, somatizzandole in una “lotta continua” al proprio interno, facendo il verso al correntismo democristiano, al centralismo comunista, al populismo estremista, al moderatismo centrista: una centrifuga da cui esce un beverone insipido e inconsistente. Siamo in emergenza democratica e allora bisogna mettere da parte le questioni di lana caprina e andare al sodo. Salvini ha la sua Malta al di fuori dei confini; il M5S ha le sue Malte in comune di Torino e Roma e laddove si rimangia bellamente la parola data; il Pd ha le sue Malte dentro il dibattito di partito. L’Italia ha la sua vera Malta a Bruxelles, dove rischia capricciosamente  l’irrilevanza. Con tutto il rispetto per lo staterello in questione, “malta” significa anche melma, fango…