La grottesca parafrasi della profezia di Ezechiele

Comunque vada a finire, la faccenda del ritrovamento di ossa all’interno dei locali romani della nunziatura apostolica di proprietà vaticana risulta piuttosto inquietante. Se si è ben capito questi reperti scheletrici dovrebbero risalire al periodo in cui fu ristrutturata l’abitazione del custode, vale a dire agli anni ottanta, infatti le ossa erano sotto il pavimento di tale casa. Non resta che aspettare i risultati delle analisi e i riscontri eventuali a livello di Dna. Potrebbe trattarsi effettivamente di un colpo di scena nella vicenda legata alla stranissima e misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, figlia di un commesso della Prefettura della casa pontificia, avvenuta nel giugno del 1983, intorno alla quale si sono sprecate inchieste, ipotesi, fantasie, malignità.

Rimane a monte la domanda su cosa ci facessero delle ossa umane in una simile struttura, presumibilmente appartenenti ad un corpo occultato. Non si tratterebbe di reperti archeologici o confinabili in un lontano passato in cui a livello di intrighi vaticani succedeva di tutto e di più. E allora? Mistero! Penso non sia il caso di scatenare ulteriormente la fantasia su un caso che ha già tenuto banco per decenni. Mi chiedo però perché la Chiesa istituzione debba farsi trovare impelagata in simili oscure vicende.

Può darsi che tutto si risolva in una bolla di sapone come nel 2012 in occasione del ritrovamento dei resti di Enrico De Pedis, boss della Magliana, sepolti in una tomba dentro la basilica romana di Sant’Apollinare: sembrava potesse esistere un legame con il caso Orlandi, visto che il killer di De Pedis era un certo Mario, che chiamò a casa di Emanuela Orlandi il giorno della sua scomparsa. La tomba fu aperta e non si trovò niente di particolare. Anche in quel caso però ci si pose una domanda: come mai venne data sepoltura in una basilica romana ad un personaggio di stampo delinquenziale. Viene spontaneo collegare questo fatto al vomitevole diniego del funerale religioso a Piergiorgio Welby, reo di essersene voluto andare in punta di piedi dopo annose e terribili sofferenze. In Vaticano c’è qualcosa che non va e capisco sempre più la barzelletta che vuole Gesù in viaggio di studio in Vaticano, dove ammette di non essere mai stato. Che papa Francesco lo possa definitivamente accogliere con tutti gli oneri e gli onori del caso.

Posso capire il gusto dissacrante di trovare in castagna la Chiesa, scoprendone gli “altaroni”, vedendola protagonista di oscure manovre e di autentici gialli a sfondo economico-finanziario, senza parlare delle copiose vicende sugli abusi sessuali. Essa però sembra fare tutto il possibile per rendersi accattivante in tal senso. Tutte le umane istituzioni hanno i propri scheletri nell’armadio: la Chiesa li ha in senso proprio, a nulla valendo la sua natura e valenza di ordine spirituale. Intendiamoci bene, nulla in confronto degli intrighi di palazzo, delle lotte e delle compromissioni col potere, delle crociate contro gli infedeli, della santa Inquisizione, delle porcherie varie commesse nei secoli. La sua sopravvivenza a tanta malvagità viene considerata una delle prove della sua missione ultraterrena. Preferirei di gran lunga che la dimostrazione della sacralità ecclesiale fosse data da una omogenea sequela di eventi ed esempi solo positivi.

Riflessioni a bassa voce in attesa dei referti scientifici, che possano chiarire l’appartenenza delle ossa ritrovate a Roma in via Po. Una cosa è certa, la visione profetica di Ezechiele sulle ossa aride in cui si concretizzò la promessa di Dio di riportarle in vita, vale anche in questo caso, ma…